Dalla discarica del peccato alla Risurrezione con Cristo!
2 aprile 2017
V domenica di Quaresima – A
Ez 37,122-14 ; Sal 129(130) ;
Rm 8,8-11 ; Gv 11,1-45
Questa V domenica di quaresima si
mette direttamente in continuità con ciò che ci siamo detti la scorsa domenica.
Questa illuminazione che nella nostra vita è iniziata nel giorno del nostro
battesimo è ciò che ci permette di risorgere, giorno dopo giorno, nel
riconoscere Gesù come Risurrezione e Vita, ovvero, per utilizzare le parole che
usavano i giudei, come il Cristo, il Figlio dei Dio venuto a salvare l’umanità.
Il mondo in cui viviamo è un
mondo di morti viventi, un mondo di ciechi che credono di vedere. Anche noi
facciamo parte di questa società, anche noi siamo morti viventi, anche noi siamo
conviventi con il peccato e anche a noi fa comodo questa situazione. Siamo
nella situazione di Maria di Betania che sta là, nella sua casa, la casa del
povero, la casa della sofferenza, e ci sta bene, quasi non si rende neppure
conto che c’è un altro modo e un altro luogo per vivere. Restiamo immobili
sulle nostre scelte, non desideriamo cambiare, non desideriamo accorgerci del
marciume in cui viviamo.
Il cammino nella fede, quello che
abbiamo iniziato il giorno del nostro battesimo, invece presuppone movimento.
Marta, appena sente che Gesù si sta avvicinando alla loro casa si mette in moto
e le va incontro. Sarà proprio lei la prima risorta di questo brano che abbiamo
proclamato quest’oggi.
Una delle scuse più gettonate per
non compiere questo cammino è la difficoltà di credere in qualcosa che non
vediamo e che non possiamo toccare né studiare scientificamente. Ma ci abbiamo
mai provato ad incontrare il Signore Gesù? Lui ci viene incontro ma noi
dobbiamo muoverci e invertire la nostra rotta per fissare lo sguardo su di lui.
Se andassimo avanti a leggere i versetti successivi del Vangelo appena
proclamato, ci accorgeremmo che difronte al miracolo eclatante di Lazzaro, che
fuor dubbio è morto (da quattro giorni era nel sepolcro, iniziava pure a
puzzare!), le reazioni sono state diametralmente opposte: qualcuno ha
riconosciuto Gesù come il Figlio di Dio, Risurrezione e Vita; qualcuno ha
trovato in questo gesto l’occasione per rafforzare la persecuzione nei suoi
confronti.
Non sono gli occhi del volto che
devono incontrare il Cristo, sono gli occhi del cuore, ma se questo cuore noi
non lo facciamo lavorare nella giusta direzione non potremmo mai scorgere tutte
le fatiche che Lui, il Signore della Vita, sta compiendo per raggiungerci e
tirarci fuori dalla discarica menzognera in cui viviamo.
Signore Gesù, tu sei la
Risurrezione e la Vita, aiutami a riconoscerti come la Verità assoluta in mezzo
alle tante finte verità sulle quali poggio tutte le mie sicurezze.
Signore Gesù, tu sei la
Risurrezione e la Vita, guida il mio cuore verso di te, fa che possa scoprire
tutto l’Amore che desideri donarmi.
Signore Gesù, tu sei la Risurrezione
e la vita, fa che un giorno possa pronunciare con profonda fede la mia
professione di fede e risorgere così con te alla casa del Padre.
Amen
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