Il piatto centrale della cena del Signore

13 aprile 2017
Giovedì santo
Nella Cena del Signore
In questo giorno celebriamo l’istituzione dell’eucarestia e lo facciamo attraverso il gesto della lavanda dei piedi. Non si tratta di un gesto tenero nel quale vogliamo occupare i bambini per far fare loro qualcosa o per farli venire a messa bensì si tratta di uno dei gesti più densi di significato che la liturgia ci propone.
L’evangelista Giovanni quando ci racconta questo fatto ce lo presenta come il piatto centrale di quella cena, come il cuore dell’eucarestia. Guardando la lavanda dei piedi noi possiamo comprendere il significato più profondo della Pasqua e quindi di ogni eucarestia che ogni giorno celebriamo.
Dio vuole lasciarci questo messaggio: “amatevi l’un l’altro come io vi ho amato”. E come ci ha amato? Spogliandosi dei suoi abiti ed indossando l’abito del servizio, il grembiule del servo. Un abito che non toglierà prima di rimettere i propri abiti e di risedersi a tavola perché quando sarà sulla croce, di nuovo spogliato delle sue vesti potrà mostrare a tutti cosa significa quel grembiule. La Carità di Dio è farsi servo di ogni sua creatura, anche quella che lo tradirà, anche quella che lo rinnegherà. Tutti noi pertanto possiamo essere i protagonisti di quella lavanda, perché tutti noi lo tradiamo, tutti noi lo rinneghiamo, proprio come Giuda e come Pietro.
Non è facile lasciarci lavare i piedi perché significa riconoscere il nostro bisogno di essere ripuliti da Lui.
Oggi è già Pasqua, o meglio, oggi inizia la Pasqua. Oggi Dio si mostra servo perché vuole portarci tutti con sé nel suo Regno. Con la lavanda dei piedi inizia il compimento della creazione, l’ultima parola di Gesù sulla croce sarà “tutto è compiuto”. Il silenzio che sabato stordirà le nostre orecchie è il silenzio del riposo di Dio, un riposo che Dio si è guadagnato dopo tanto lavoro. La creazione finalmente giunge al termine perché finalmente si riapre quella porta del giardino di Eden che l’uomo con il suo peccato aveva chiuso. Il passaggio nel Mar Rosso era solo una anticipazione di questa lavanda dei piedi. L’acqua che finalmente ci lava da ogni peccato nasce dalla croce di Gesù, dal suo abbassarsi fino a terra per essere innalzato sul palo della croce.
A noi oggi viene chiesto di sentirci bisognosi di quel lavaggio, di lasciarci lavare i piedi, di accettare un Dio impotente difronte alla libertà dell’uomo, un Dio che è disposto a perdere la sua divinità per abbassarsi al mio livello, un Dio che desidera riconquistare il mio amore con la violenza di un gesto di Carità.
Questo è l’esempio che Dio oggi ci consegna, questo è l’esempio che come suoi seguaci siamo invitati a ripetere giorno dopo giorno.
Celebriamo questi tre giorni immergendo corpo e anima nella passione del Signore. Che questi giorni possano lasciare un segno indelebile nel nostro cuore; possa il Signore accoglierci con le nostre debolezze e con le nostre mancanze e risorgerci con lui ad una vita nuova nella luce gloriosa della sua Pasqua.

Amen

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