Illuminati dalla Parola, ardenti del suo Amore
30 aprile 2017
III domenica di Pasqua
At 2,14a.22-33 ; Sal 15(16) ;
1Pt 1,17-21 ; Lc 24,13-35
In questa III Domenica di Pasqua la
Parola insiste sul mostrarci la difficoltà di riconoscere il Risorto e l’importanza
di mettersi in ascolto della Sua Parola.
La storia dei due viandanti di
Emmaus è la storia di ognuno di noi, il nostro stato d’animo triste; la nostra
vita che non sempre, in alcuni casi quasi mai, è in accordo con la nostra fede;
la nostra fatica nel riconoscerlo vivo nelle nostre vite; quella domanda sempre
più frequente: “Dove sei?” che rimbalza sulle nostre labbra ad ogni minimo
ostacolo. Tutto questo è il nostro rimprovero a Dio perché gli eventi non si
sono svolti secondo i nostri desideri, proprio come quel “Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! non sai ciò che è accaduto in
questi giorni?”
La nostra fede si ferma, come
quella dei discepoli di Emmaus, alla morte di Gesù, facciamo fatica a riconoscere
la sua Risurrezione! Questo pensiero nel tempo ci ha portato anche a non
prendere seriamente neppure la sua morte. Quanto poco viviamo gli eventi
pasquali? proviamo a pensare come abbiamo vissuto quel Triduo nel quale avremmo
dovuto essere in lutto? La Pasqua come il Natale sono diventati importanti per
le vacanze, le uova, le colombe e i panettoni con i pandori.
La drammaticità dell’evento
pasquale e la fondamentale importanza che ha nella nostra storia della salvezza
ci sfuggono, proprio come sfuggirono a quei due discepoli che non hanno neppure
atteso il calare del sole per perdere ogni speranza. Anche loro se ne tornano
alla loro vita lasciandosi alle spalle tutto ciò in cui avevano sperato nel
tempo trascorso assieme a Gesù, come noi quando usciamo dalla messa domenicale:
torniamo alle nostre vite dimenticando gli insegnamenti che Gesù ci ha appena
dato.
Sarà solo l’ascolto della
catechesi che Gesù stesso offre a loro che li cambierà. Gesù parte dalle
scritture e spiega loro tutto ciò che lo riguarda. Loro in tutto questo tempo
di cammino non lo riconoscono ancora ma qualcosa cambia nel loro cuore, da
ostili diventano ospitali: “Resta con
noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto”. Solo l’ascolto
della Parola di Dio, che è Gesù stesso, cambia il nostro cuore e lo trasforma
in cuore accogliente, capace di vedere le necessità dei fratelli e quindi di
poterli assistere nei loro bisogni.
Potremmo chiederci quanto
ascoltiamo la Parola di Dio, i nostri cuori così induriti e incapaci di vedere
i bisogni degli altri ne sono la prova del nove. Si chiacchiera mentre la Parola
viene letta, non la riprendiamo in mano a casa, non partecipiamo alle catechesi
proposte … come possiamo pretendere di riconoscere il Cristo risorto che
cammina accanto a noi? Non pensiamoci più sfortunati dei due discepoli di Emmaus
perché avete sentito come va a finire? Loro lo portano in casa, offrono a lui
il cibo e … mentre spezza il pane loro lo riconoscono e lui sparisce dalla loro
vista. L’eucarestia che ci è stata donata e che ogni giorno possiamo trovare e
celebrare qui in chiesa è la sua presenza viva accanto a noi. Nel pane spezzato
lui si dona ogni giorno a chi vuole seriamente diventare come Lui. Quando nei
prossimi giorni ci verrà proposta l’adorazione eucaristica, cerchiamo di
chiudere la bocca e aprire bene le orecchie, Lui vuole raccontarci di sé.
Veniamo a fare adorazione con il solo libro della Parola di Dio e contempliamo
il suo volto misericordioso che vuole guarire il nostro cuore. Al termine delle
Giornate eucaristiche facciamo in modo che una piccola frase della Parola di
Dio sia scesa dentro di noi e possa accompagnarci per qualche giorno nella
nostra quotidianità.
Tu, Crocifisso Risorto, guida ogni
nostra azione, fa che uscendo dalle porte di questa chiesa possiamo rimanere
Chiesa viva tra gli uomini.
Tu, Crocifisso Risorto, plasma i
nostri cuori perché possiamo riconoscere i bisogni dei nostri fratelli e portare
loro la tua amorevole presenza.
Tu, Crocifisso Risorto, aumenta
in noi il desiderio della conoscenza della tua Parola di vita affinché la
nostra esistenza possa ricevere tutti i consigli migliori per vivere nella
serenità mirando alla mèta della santità.
Amen
Commenti
Posta un commento