Di una sola cosa abbiamo bisogno: l'Amore
21 luglio 2019
XVI domenica TO –
C
Gen 18,1-10a ; Sal 14(15) ;
Col 1,24-28 ; Lc 10,38-42
Le letture di questa 16^ domenica
del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, ci invitano a fissare lo sguardo sull’essenziale
che attraversa le nostre giornate.
Mi spiego meglio.
Nella prima lettura Abramo compie
un gesto meraviglioso: vede avvicinarsi tre viandanti, offre loro ristoro e da
buon israelita li associa al Signore che passa nella sua vita e chiede
ospitalità. Ma cosa manca in tutto questo? Una cosa sola … ad Abramo manca quell’unica
cosa che anche a Marta manca … la disponibilità all’ascolto.
Ti viene in casa un ospite e, benché
ti stai dividendo in quattro per lui, lo lasci solo in salotto, non ascolti
quanto ha da raccontarti, non ti preoccupi del fatto che lui è venuto a fare
visita a te, non ai mobili della tua casa!
“Maria ha scelto la parte
migliore”, si è messa in ascolto della Parola di Dio e questa Parola la sta
rifocillando di energia e di vita.
Maria ha accolto Gesù in casa sua
e Gesù la sta saziando di ciò che è essenziale all’esistenza; Marta e Abramo hanno
accolto Dio nella loro casa e si stanno facendo in quattro per saziare del superfluo
Colui che vorrebbe solo incontrare il loro cuore.
Siamo in un periodo di vacanze,
anche noi diventiamo pellegrini e chiediamo ospitalità ad altri andando a
trovare amici e parenti o semplicemente facendo nuove amicizie in riva al mare
o sui sentieri di montagna. Possiamo incontrare l’altro e passargli accanto
come se niente fosse oppure possiamo scegliere di trascorrere del tempo con lui
e condividerne la bellezza.
Ma se andiamo un po’ più in
profondità possiamo anche fare un’altra lettura di questi testi: traffichiamo
tutto l’anno e abbiamo certamente diritto di fermarci e riposare un poco, ma …
il nostro riposo in che cosa si traduce? A volte raccogliendo i racconti dei
giorni di ferie di qualcuno mi chiedo se sono state davvero vacanze o viaggi di
lavoro: si corre a destra e a sinistra, si riduce il tempo del riposo per …
visitare più luoghi possibili o pe partecipare al maggior numero di feste o per
fare nottata in discoteca … si ritorna a casa per riprendere il lavoro ma ci
vogliono un paio di giorni per riprendersi … come possiamo chiamarle vacanze?
“Tu ti affanni e ti agiti per
molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno”.
Perché non proviamo a ridurre
invece i ritmi delle nostre giornate, magari visitiamo la metà dei luoghi che
desidereremmo e partecipiamo solo a qualche serata o nottata, e nel momento del
relax, della quiete ritempriamo lo spirito. Ci dedichiamo a belle letture, ascoltiamo
buona musica, ascoltiamo la parola di Dio, possiamo anche iniziare a fare un po’
di meditazione nel silenzio.
Siamo così intasati dal caos che
possiamo davvero trovare ristoro solo dal silenzio della quiete.
Di tante cose ci affanniamo ma
noi in realtà abbiamo bisogno solo di rifocillare il nostro spirito.
Dunque buone vacanze a chi le
inizia in questi giorni ma certamente buon riposo in questo fine settimana a
chi a difronte ancora il tempo del lavoro.
Il Signore ristori davvero i nostri
cuori perché possiamo affrontare la quotidianità con animo più fresco e
possiamo incontrare le persone con spirito accogliente.
Amen
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