Oggi si è adempiuta questa scrittura ...
24 gennaio 2016
III domenica TO – C
Ne
8,2-4a.5-6.8-10 ; Sal 18(19) ; 1Cor 12,12-30 ; Lc 1,1-4.4,14.21
In questa 3^ domenica del Tempo ordinario,
Pasqua della settimana, le letture ci portano a riflettere sull’importanza
della Parola di Dio per la vita dell’uomo.
Il Vangelo che oggi è stato
proclamato ci presenta anzitutto il prologo della versione lucana. Questi primi
4 versetti scritti dall’evangelista Luca sono fondamentali per comprendere
tutto il resto del suo scritto. Ci dice che “molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti” che
riguardano Gesù di Nazareth, lui ha deciso di scriverne con accuratezza un
resoconto ordinato “per te, illustre
Teofilo”, ovvero per te che in ogni epoca storica desideri innamorarti di
Dio e conoscere qualcosa di più della sua storia, questo significa il termine
Teofilo.
Anche oggi come allora e come in
ogni epoca storica si parla e soprattutto si sparla di Dio e quindi di Gesù. Se
chi, aprendo bocca su Gesù, conoscesse almeno un minimo di Vangelo, non dico di
Bibbia perché sarebbe troppo, oggi il mondo andrebbe molto meglio, iniziando da
noi che ogni domenica ci riuniamo per ascoltare la sua Parola. Avete sentito
nella prima lettura che cosa muove nell’animo dell’uomo la lettura della Parola
di Dio. “Esdra aprì il libro alla
presenza di tutto il popolo […]; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si
alzò in piedi. […] si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra
dinanzi al Signore. […] Tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole
della legge”. Questo popolo ha la certezza che la sacra scrittura è Parola
di Dio e non parola di uomini; ha la certezza che ascoltare il levita o il
sacerdote che proclama la Scrittura, è ascoltare Dio che parla al suo cuore. Noi
quanta Parola di Dio ascoltiamo? Quanta attenzione mettiamo, anche solo durante
le liturgie, all’ascolto della Sua Parola? Dio parla anche oggi ad ognuno di
noi mediante le Sacre Scritture, quanto lo ascoltiamo? La Sua Parola è Legge
per la vita di ogni uomo e quindi a maggior ragione per ogni credente, soprattutto
per noi che ogni domenica ci raduniamo per la Pasqua settimanale, quanto
obbediamo a questa legge? Quanto la mettiamo in pratica nella nostra
quotidianità? È più semplice mettere in pratica e ripetere come pappagalli
tutto ciò che contrasta il Vangelo di Gesù Cristo, tutto ciò che i nostri media
ci propongono ad ogni ora del giorno, ogni violenza gratuita ed ogni spergiuro
contro Dio, i suoi ministri e la Chiesa. Perdonate questo sfogo ma ogni volta
che si apre un quotidiano, ogni volta che si ascolta un talk show che parla di
attualità, ogni volta che si guarda un social network (da facebook a twitter)
non si può che restare ammutoliti di fronte a tanta ignoranza che in nome della
fede scaccia lo straniero, tratta le giovani donne come poche di buono e usa le
problematiche dei bambini per aumentare l’audience e fare politica di poco
conto.
Gesù nel Vangelo, al termine della
lettura bellissima del profeta Isaia in cui annuncia l’anno giubilare, l’anno
di grazia e di misericordia per l’orfano, la vedova, il povero e il peccatore, Gesù
commenta il testo con le parole “Oggi si
è compiuta questa scrittura che voi avete ascoltato”. Sarebbe bello, se almeno
una volta al mese che ognuno di noi potesse dire al proprio fratello “oggi sto
cercando di mettere in pratica la lettura ascoltata domenica a Messa”. Ma
quanto è difficile per noi!
Dobbiamo aprirci ogni giorno
sempre di più. La Parola ci spinge giorno dopo giorno a rompere le barriere che
l’egoismo umano costruisce nei nostri cuori, ogni giorno dobbiamo esercitarci
nel vedere l’altro non come un nemico che viene a rubare l’aria che respiro ma
come una parte preziosa di quello stesso corpo di cui anche io faccio parte. Il
Cristo è l’unico corpo che ci raccoglie nell’unica famiglia di Dio, lo abbiamo
sentito nella seconda lettura.
Oggi celebriamo la Pasqua di
Cristo all’interno della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, questa
sera mi troverò a pregare assieme alla Pastora della chiesa Battista di Varese
e mi lascerò illuminare dal suo commento alla Sacra Scrittura. Ma la vera prima
unità tra cristiani dobbiamo sforzarci a realizzarla con coloro che passeggiano
sulle nostre stesse strade, con coloro con cui condividiamo il tetto della
casa, con coloro nei quali scorre il nostro stesso sangue.
Signore porta la pace nelle
nostre famiglie. Fa che la Parola di vita, che tu ci consegni come tesoro
prezioso e come legge fondamentale per la concordia umana, sia la base su cui
poggia tutta la nostra vita. Donaci il coraggio di aprire ogni giorno il libro
dei Vangeli per lasciarci aprire il cuore delle tue Parole di salvezza.
Spirito Santo illumina il nostro
intelletto affinché ogni minima parte di me possa lasciare spazio ai sentimenti
di commozione che l’ascolto del tuo Verbo provoca nelle profondità delle mie
viscere. Le mie azioni e i miei pensieri possano essere mossi da questi intimi sentimenti
e possa un giorno dire anche io “Oggi si
è adempiuta questa scrittura che voi avete ascoltato.”
Amen.
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