Zaccheo e l'incontro con l'Amore!

30 ottobre 2016
XXXI domenica TO – C
Sap 11,22-12,2 ; Sal 144(145) ; 2Ts 1,11-2,2 ; Lc 19,1-10
In questa 31 domenica del tempo ordinario, Pasqua della settimana, la Parola ci vuole stupire difronte alla grandezza di Dio.
La pagina del libro della Sapienza che abbiamo proclamato celebra la grandezza di Dio e l’amore di Dio nella creazione. “Tutto il mondo davanti a te è come polvere sulla bilancia, come stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra … Tu ami tutte le cose che esistono e non provi disgusto per nessuna delle cose che tu hai creato. Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non l’avessi voluta? Potrebbe conservarsi ciò che da te non fu chiamato all’esistenza?”. Sembra una poesia da tanto è sublime! Quanti uomini in questo mondo in tutta la storia hanno usato parole simili guardando la bellezza del creato?
Nel mondo in cui viviamo, l’uomo si pone come padre e padrone, pensa di tenere in mano le redini della creazione e costantemente vive in una sfida continua contro le forze della creazione, deviamo il corso dei fiumi, vogliamo contenere i mari, costruiamo sulle pendici dei vulcani e sulle faglie sismiche. Proviamo invece a porci diversamente in questo mondo. Proviamo a guardarlo dall’esterno e a godere di tanta bellezza e di tanto equilibrio.
Già comprendere questo sarebbe un passo avanti per l’umanità ma Parola di oggi si spinge oltre. “Hai compassione di tutti, perché tutto puoi, chiudi gli occhi sui peccati degli uomini, aspettando il loro pentimento. … Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue, Signore, amante della vita.
Questo Dio ci spaventa, ma dove è finito il dio che castiga il cattivo e premia il buono? Io sono convinto che se esistesse questo dio castigatore l’umanità sarebbe sterminata già da molto tempo ed io oggi sarei il primo a perire! Il Dio di Gesù Cristo invece è un padre buono, che “corregge a poco a poco quelli che sbagliano e li ammonisce ricordando loro in che cosa hanno peccato, perché, messa da parte ogni malizia, credano” in Lui, Signore della vita e non della morte.
L’evento che ci viene narrato nel Vangelo è la conferma di tutto questo che il libro della Sapienza aveva anticipato. Gesù è l’incarnazione di questo Dio misericordioso. Ecco allora che tra le righe di questo brano di Vangelo possiamo cogliere l’invito ad essere come Zaccheo. Quali sono le qualità di Zaccheo che siamo chiamati a seguire?
-       Zaccheo è un uomo piccoletto. Certo è una caratteristica fisica ma chi ci impedisce di farla diventare una caratteristica caratteriale? La piccolezza di Zaccheo si oppone alla grandezza di tutti coloro che vogliono governare il mondo. Siamo così invitati ad essere piccoli, a riconoscerci creature e non creatori. Zaccheo ci invita ad abbandonare il nostro ego e ad accrescere la nostra umiltà.
-       Un'altra caratteristica di Zaccheo è la curiosità legata all’astuzia. Zaccheo conosce Gesù, sa chi è e desidera incontrarlo. Sa che a causa della sua piccolezza in mezzo alla folla non avrà nessuna possibilità quindi, abbandonata ogni forma di privilegio e superiorità, si arrampica su una pianta. Siamo invitati anzitutto a conoscere, non a dare per scontato e neppure ad accontentarci di ciò che ci dicono gli altri. La curiosità di Zaccheo è una sana ricerca della verità, quella che manca all’uomo di oggi, parlo dei ragazzi ma anche degli adulti. Non possiamo accontentarci di quello che ci hanno sempre detto né di quello che abbiamo sempre fatto. La fede ha bisogno sempre di qualcosa di più altrimenti si appiattisce.
-       Zaccheo senza che nessuno gli avesse detto nulla ha riconosciuto le sue colpe e ha convertito la sua vita restituendo molto di più di quanto sarebbe stato tenuto a fare. Anche noi siamo chiamati a riconoscerci peccatori e a smuovere le nostre esistenze animati dalla Carità.
Forse più che in Zaccheo noi ci riconosciamo meglio in quelli che si lamentano perché Gesù è andato a mangiare in casa di un peccatore. Beh se Gesù avesse atteso un non peccatore per mangiare … sarebbe morto di fame!

Zaccheo ha aperto la porta di casa sua ma soprattutto del suo cuore per accogliere Gesù, è stato disposto a cambiare, a invertire la propria rotta. Tu sei disposto a seguirlo per questa via?

Commenti

Post popolari in questo blog

Un CUORE che arde d'Amore!

Tu vali molto di più!

... cavalca un asino, un puledro figlio d’asina