Una via alternativa per incontrare il Signore.
27 agosto 2017
XXI domenica TO
Is 22,19-23 ; Sal 137(138) ; Rm 11,33-36 ; Mt 16,13-20
In questa XXI Domenica del Tempo ordinario,
Pasqua della settimana, le letture ci portano ad interrogarci sulla nostra
conoscenza di Gesù.
Non basta infatti studiare la
catechesi per conoscere Gesù e neppure frequentare Gesù nella preghiera per
dire di conoscerlo. È necessario lasciarsi illuminare da lui. Accogliere ciò
che Lui a da dirci.
Possiamo noi con certezza dire di
conoscere un'altra persona? Io non penso. Possiamo descrivere il suo aspetto,
possiamo riconoscere i suoi comportamenti, ma non possiamo sapere cosa passa
nel cuore di una persona né comprendere il perché compie delle scelte piuttosto
che altre. È necessario chiedere spiegazioni che possano illuminare ciò che i
nostri occhi vedono e ciò che le nostre orecchie sentono.
I discepoli hanno seguito Gesù per
tre anni ma neppure coloro che avevano assistito alla trasfigurazione sono
riusciti a comprendere la risurrezione fino a quando … una lampadina si è
accesa dentro di loro, fino a quando Gesù non li ha aiutati a comprendere il
significato profondo di ciò che avevano visto e udito. Ecco la meraviglia di
Paolo difronte alla grandezza di Dio “O
profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio!”
Di fronte alla Parola di Dio che
ci raggiunge ogni voglia che vogliamo, basta aprire una Bibbia o un Vangelo,
noi possiamo fermarci al significato letterale delle parole scritte oppure
lasciare che queste parole parlino al nostro cuore.
Oggi Gesù inizia ad interrogarti:
“Chi sono io per te?” Un filosofo? Un hippy d’altro tempi? Un comunista? Un profeta?
Un santone? Un truffatore? Chi è Gesù per te?
Prova a darti una risposta.
Nella storia dell’umanità tante
sono state le risposte degli uomini, e probabilmente quasi tutte avevano il suo
briciolo di verità. Gesù certamente non è nessuna di queste risposte e neppure
tutte queste risposte messe insieme. Soltanto Lui può aiutarti a comprendere chi
è veramente.
Quindi la domanda più importante
quest’oggi non è “chi è Gesù per te” ma “ti interessa sapere qualcosa di Lui?”
Quanto frequenti un amico che
vuoi conoscere bene? Quanto pratichi una passione che veramente vuoi imparare? Quanto
stai in ascolto della Parola di Dio perché possa illuminare la tua mente?
rispondendo a queste domande potrai comprendere quanto ti interessa sapere
qualcosa di Gesù.
Certo “conoscere” non è un movimento
semplice, implica impegno, rinuncia, sudore e muri da abbattere, ecco perché è
importante esserne convinti.
I primi muri da abbattere sono
quelli che nel passato abbiamo costruito quasi a riparo dai venti e dalle
tempeste. Oggi sappiamo che entrare nelle profondità di Dio, lasciarsi
illuminare dalla sua Parola significa porre delle basi solide a quei muri,
abbellirli e aprire delle finestre e delle porte per lasciar entrare nella
nostra casa tanta luce e tanta aria. Esistono altri modi di pregare, esistono
altri modi per incontrare il Signore, ognuno può parlare con il suo cuore,
ognuno può comunicare come più gli è spontaneo. Tanti vanno in posti lontani
per sentire la presenza di Dio, per riuscire a parlare con Lui: andiamo ad
Assisi, a Medjugorje, a Taizé, a Lourdes e chi più ne ha più ne metta. io sono
convinto che è necessario che anche qui, nella nostra terra, possiamo trovare
un’alternativa all’incontro con il Signore, un’alternativa altrettanto valida
quanto quella che la tradizione ci ha tramandato ma che certamente ha qualcosa
da dire anche alle giovani generazioni.
Lasciamo che la Parola illumini i
nostri cuori affinché non abbiamo paura di percorrere nuove vie per incontrare
il Signore. Lasciamo che sia Lui a incamminarsi per la via che stiamo
percorrendo affinché i nostri sentieri possano incontrarsi. Apriamo il nostro
cuore e lasciamo che si riempia di Dio.
Amen
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