è l'Amore che fa crescere i figli


07 ottobre 2018
XXVII domenica TO – B
Gen 2,18-24 ; Sal 127(128) ; Eb 2,9-11 ; Mc 10,2-16
In questa 27^ domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, la Parola ci aiuta a mettere a fuoco il tema dell’Amore donato e ricevuto.
A Gesù viene proposta la domanda sulla spinosa questione, molto attuale, del ripudio del proprio sposo o della propria sposa. La sua risposta è molto significativa in quanto anzitutto mette sullo stesso piamo l’uomo e la donna dicendo: “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio”. Questo non era scontato ai tempi di Gesù!
Ora non è che se il divorzio è all’ordine del giorno allora va bene, certamente, come dice il Santo Padre Francesco, “sono da evitare giudizi che non tengono conto della complessità delle diverse situazioni, ed è necessario essere attenti al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizione” (AL 296), detto questo però abbiamo anche l’obbligo di fare una riflessione sul cuore della scelta matrimoniale.
Il brano eziologico di Genesi 1 ci consegna lo spunto iniziale per questa riflessione. L’uomo e la donna sono fatti l’uno per l’altra e divenire così una carne sola. Mi fa sempre riflettere la lettura dei tentativi falliti che Dio compie per donare all’uomo “un aiuto che gli corrisponda”. Nessun animale poteva corrispondere al bisogno di compagnia che Dio aveva riscontrato nell’uomo. Oggi purtroppo tanti uomini preferiscono la compagnia degli animali a quella di altri esseri umani. È facile oggi incontrare uomini o donne che trattano il proprio cane, gatto, o altro animale come se fosse un figlio, un compagno o una compagna di vita … ma come è possibile? Forse la risposta a questo sta nella crisi delle relazioni d’Amore (con la A maiuscola). Certo che è difficile relazionarsi con qualcun altro, per farlo infatti è necessario scontrarsi con tutto ciò che nell’altro è diverso da me; l’altro fa crescere in me domande serie, sulla mia esistenza, sul mio vissuto, sul mio carattere, sui miei modi di fare … eppure l’altro è l’unico a poter ricevere il mio Amore e a potermi donare il suo Amore. Forse per paura di emozioni forti, troppo coinvolgenti, abbiamo paura a spingerci fino a toccare il vero amore e ci accontentiamo dei piaceri che l’affetto ci può offrire!
La seconda parte del vangelo di oggi ci spinge ad un’altra riflessione: “Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite …”. Dopo tanti anni passati ad ascoltare le voci di chi subisce per riflesso la fine di un matrimonio, non posso far altro che dire quanta sofferenza c’è nel cuore di questi ragazzi più o meno grandi. In cuore si portano sempre due pensieri: da un lato, più o meno inconsciamente, si sentono responsabili di ciò che è successo alla loro famiglia, dall’altro, fino all’ultimo, sperano nella riunione dei loro genitori. Questi bambini, ragazzi, adolescenti sono le vittime di riflesso delle liti dei loro genitori ma soffrono come se ne fossero gli attori principali. Resta certamente il fatto di discernere caso per caso ma faccio un appello ai genitori: fate le vostre scelte dopo aver pensato al bene dei vostri figli e non al vostro, è l’Amore che li fa crescere, lasciate che i figli possano cibarsi del vostro amore altruistico nei loro confronti!
In questo mese del rosario mettiamo nelle mani di Maria tutti i figli che soffrono per i capricci dei loro genitori, la Mamma del cielo possa infondere loro l’amore di cui hanno bisogno.
Amen

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