è l'Amore che fa crescere i figli
07 ottobre 2018
XXVII domenica TO – B
In questa 27^ domenica del Tempo
Ordinario, Pasqua della settimana, la Parola ci aiuta a mettere a fuoco il tema
dell’Amore donato e ricevuto.
A Gesù viene proposta la domanda
sulla spinosa questione, molto attuale, del ripudio del proprio sposo o della
propria sposa. La sua risposta è molto significativa in quanto anzitutto mette
sullo stesso piamo l’uomo e la donna dicendo: “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio
verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette
adulterio”. Questo non era scontato ai tempi di Gesù!
Ora non è che se il divorzio è
all’ordine del giorno allora va bene, certamente, come dice il Santo Padre
Francesco, “sono da evitare giudizi che non tengono conto della complessità
delle diverse situazioni, ed è necessario essere attenti al modo in cui le
persone vivono e soffrono a motivo della loro condizione” (AL 296), detto
questo però abbiamo anche l’obbligo di fare una riflessione sul cuore della
scelta matrimoniale.
Il brano eziologico di Genesi 1
ci consegna lo spunto iniziale per questa riflessione. L’uomo e la donna sono
fatti l’uno per l’altra e divenire così una carne sola. Mi fa sempre riflettere
la lettura dei tentativi falliti che Dio compie per donare all’uomo “un aiuto che gli corrisponda”. Nessun
animale poteva corrispondere al bisogno di compagnia che Dio aveva riscontrato
nell’uomo. Oggi purtroppo tanti uomini preferiscono la compagnia degli animali
a quella di altri esseri umani. È facile oggi incontrare uomini o donne che
trattano il proprio cane, gatto, o altro animale come se fosse un figlio, un
compagno o una compagna di vita … ma come è possibile? Forse la risposta a questo
sta nella crisi delle relazioni d’Amore (con la A maiuscola). Certo che è
difficile relazionarsi con qualcun altro, per farlo infatti è necessario
scontrarsi con tutto ciò che nell’altro è diverso da me; l’altro fa crescere in
me domande serie, sulla mia esistenza, sul mio vissuto, sul mio carattere, sui
miei modi di fare … eppure l’altro è l’unico a poter ricevere il mio Amore e a
potermi donare il suo Amore. Forse per paura di emozioni forti, troppo
coinvolgenti, abbiamo paura a spingerci fino a toccare il vero amore e ci
accontentiamo dei piaceri che l’affetto ci può offrire!
La seconda parte del vangelo di
oggi ci spinge ad un’altra riflessione: “Lasciate
che i bambini vengano a me, non glielo impedite …”. Dopo tanti anni passati
ad ascoltare le voci di chi subisce per riflesso la fine di un matrimonio, non
posso far altro che dire quanta sofferenza c’è nel cuore di questi ragazzi più
o meno grandi. In cuore si portano sempre due pensieri: da un lato, più o meno
inconsciamente, si sentono responsabili di ciò che è successo alla loro
famiglia, dall’altro, fino all’ultimo, sperano nella riunione dei loro
genitori. Questi bambini, ragazzi, adolescenti sono le vittime di riflesso
delle liti dei loro genitori ma soffrono come se ne fossero gli attori
principali. Resta certamente il fatto di discernere caso per caso ma faccio un
appello ai genitori: fate le vostre scelte dopo aver pensato al bene dei vostri
figli e non al vostro, è l’Amore che li fa crescere, lasciate che i figli
possano cibarsi del vostro amore altruistico nei loro confronti!
In questo mese del rosario
mettiamo nelle mani di Maria tutti i figli che soffrono per i capricci dei loro
genitori, la Mamma del cielo possa infondere loro l’amore di cui hanno bisogno.
Amen
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