La follia dei santi ...


1 novembre 2018
Tutti i santi
Ap 7,2-4.9-14 ; Sal 23(24) ; 1Gv 3,1.3 ; Mt 5,1-12a
Oggi ci siamo riuniti per festeggiare solennemente tutta la schiera dei santi.
Perché è così importante per l’uomo ricordare tanti santi di cui non si conosce né il nome né la storia? Certamente per donarci speranza! Speranza che per ogni uomo è possibile camminare con Dio, Speranza che per ogni uomo c’è una chiamata personale alla santità, Speranza che per ogni uomo Dio ha riservato un posto nel suo regno.
Dai santi dobbiamo imparare molto. Da ogni santo possiamo cogliere un insegnamento speciale, un insegnamento che lo contraddistingue, eppure tutti i santi hanno in comune alcuni aspetti importanti che non possiamo non vedere.
Anzitutto riconoscono la presenza di Dio nella loro vita, poi possiamo dire che hanno avuto il coraggio di mettere Dio al primo posto nei loro interessi, e poi penso di poter dire che i santi hanno a cuore la felicità degli altri, non la propria.
Come cristiani dobbiamo proprio un po’ interrogarci su questi punti:
-       quanto riconosciamo che Dio ha qualcosa a che fare con la nostra vita?
-       quale posto occupa Dio nella scala delle priorità nelle scelte quotidiane?
-       quanto sono disposto a rinunciare di me stesso pur di vedere un volto felice e sereno nel fratello che incontro?
Qualche anno fa portando i ragazzi a Taizé ricordo che un diciasettenne, dichiaratosi ateo all’iscrizione ma incuriosito dai miei racconti, dopo due giorni di esperienza mi disse: “Comincio a pensare che forse Dio ha qualcosa a che fare con la mia vita!” Noi che ci sediamo in chiesa almeno una volta alla settimana se non più spesso, ci rendiamo conto che Dio ha qualcosa a che fare con la nostra quotidianità?
Ogni giorno noi cristiani siamo chiamati a prendere delle decisioni. Ci troviamo a discutere di politica; ci troviamo a commentare le notizie dei quotidiani; ci troviamo a fare scelte nei negozi; ci troviamo a dover educare i nostri figli; ci troviamo ad aver a che fare con dei superiori nel mondo del lavoro; a volte ci troviamo a discutere anche di morale medica, della sessualità, del fine vita … e quante altre situazioni potremmo elencare; in tutte queste situazioni mi sono mai chiesto cosa deciderebbe Gesù? “Ma il Signore non c’entra in alcune scelte” … “Fanno tutti così” … “Non sarò l’unico imbecille a … pagare le tasse? … chiedere lo scontrino? … mandare i figli alle confessioni al posto che all’allenamento? … non comprare il telefono a mio figlio di 10 anni? …”.
I santi sono coloro che nella vita hanno preso la decisione difficile di chiedersi in ogni momento cosa avrebbe fatto Gesù al loro posto e … metterne in pratica la risposta.
Oggi i santi ci spronano ad avere il coraggio di andare contro corrente, di testimoniare che un mondo diverso è possibile, di dire ai nostri figli che avranno un futuro migliore di quello che stiamo vivendo noi oggi. Noi abbiamo il dovere e il diritto di fare questo. E … la sorpresa finale è che … non saremo “gli unici imbecilli ad averlo fatto” ma … accanto a noi ci sarà una “moltitudine immensa che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua”.
Se essere imbecilli significa diventare santi … a parer mio ne vale la pena.
Padre santo e fonte di ogni santità, aiutami a camminare controcorrente in una società che giorno dopo giorno perde la speranza, che non è capace di donare ai propri figli un futuro dignitoso e che non desidera altro che la propria personale felicità.
Santi tutti di Dio, donate a tutti noi e a tutti i cristiani del nostro tempo quel coraggio che vi ha portato a fare follie pur vedere un volto sereno e felice in ogni fratello che la vita vi ha posto sul cammino, donateci la forza di prendere scelte che possano dire al mondo che Dio c’è ed ha molto a che fare con la quotidianità di ogni uomo.
Amen.

Commenti

Post popolari in questo blog

Un CUORE che arde d'Amore!

Tu vali molto di più!

La pazzia ... primo passo verso la Fede