Un nome ... una missione ...
21 ottobre 2018
Festa della Madonna del voto
Is 43,1-3a ; Sal 125 ; Ef 1,3-6 ; Lc 1,26-38
Maria!
Sentire il tuo nome pronunciato
da uno sconosciuto è un’esperienza che può essere allo stesso tempo
terrorizzante e affascinante.
Cosa vuole questo sconosciuto da
me? Chi gli ha detto il mio nome? Come fa a sapere chi sono?
L’angelo chiama Maria per nome,
così come farà il Risorto con Maria di Magdala, e quel nome cambia la sua vita,
la vita della Maddalena …
Ognuno di noi un giorno è stato
chiamato per nome da Dio: Fabio, Marco, Andrea, Monica, Alessandra, … Forse non
l’abbiamo sentito perché troppo preoccupati dalle tante cose da fare … ma se
abbiamo avuto il coraggio e la forza di ascoltare il nostro nome uscire dalla
bocca di Dio abbiamo potuto comprendere, come fece Maria, quale è il suo
desiderio per noi. Lo abbiamo sentito nella seconda lettura: “In lui ci ha scelti prima della creazione
del mondo per essere santi e immacolati …” cioè Dio ci ha scelti prima
ancora che noi esistessimo, Dio ti ha scelto da sempre! Ma ci pensi quanto è
grande questa cosa? Non sei tu che cerchi lui, non sei tu che ami lui, non sei
tu che scegli lui, non sei tu che preghi lui ma … è lui che, prima che tu
esistessi già ti amava, già ti cercava, già ti sceglieva e già pregava in te! È
una cosa veramente immensa!
Questo però non significa che la
nostra vita terrena sia senza fatica né dolore. Nella prima lettura il profeta
Isaia è chiaro: “Se dovrai attraversare
le acque … i fiumi non ti sommergeranno; se dovrai passare in mezzo al fuoco,
non ti scotterai”; non dice che non attraverserai le acque o il fuoco ma
che Lui sarà con te e quindi il mondo non potrà ostacolare il tuo cammino.
Quale cammino? Quello verso la
santità!
Oggi ricordiamo la Vergine Maria
e la prendiamo a modello per la nostra vita!
Almeno spero sia per questo che
siamo qui oggi. Maria non è una super donna e neppure una divinità. Maria è una
di noi, una donna e una mamma. Una donna che ha saputo accogliere la volontà di
Dio, una mamma che ha accompagnato suo figlio nel cammino della vita. Una donna
che si è riscoperta amata da quel Dio che è divenuto suo figlio per fare di lei
la mamma di tutti gli uomini.
In Maria Dio si è fatto uomo perché
sull’esempio di Maria ogni uomo possa camminare verso la casa celeste che tutti
ci attende.
Un giorno Maria i nostri avi ti
hanno implorata a protezione dei raccolti, preziosa fonte di sostentamento,
oggi ti imploriamo affinché tu protegga i nostri cuori e i nostri cervelli
dalle logiche troppo egoiste e mondane. Il nostro cuori e il nostro cervello è
troppo importante per la nostra sopravvivenza; Mamma del cielo aiutaci a
risvegliare in noi la coscienza di un Amore condiviso, accogliente, integrante
e fraterno. Aiutaci a fare delle nostre esistenze dei segni di Speranza per l’umanità
intera. Come tu hai risollevato gli animi di tanti uomini e donne che hanno
posto la loro fiducia in te, aiuta tutti noi a sostenere le fatiche di questa
società che giorno dopo giorno si spegne ed implode nell’egoismo guardando il
proprio ombelico e restando cieca e sorda al grido di tutti coloro che
implorano un futuro dignitoso e umano.
Amen
Commenti
Posta un commento