PACE


22 aprile 2012
3^ domenica di Pasqua
At 3,13-15.17-19 ; Sal 4, 2-9 ; 1Gv 2,1-5a ; Lc 24,35-48
È incredibile! Gesù continua a farsi vedere dai discepoli e  loro continuano a non riconoscerlo! Non solo, continuano a cercarlo con lo stesso aspetto di quando era vivo, o meglio nelle stesse forme di quando era vivo. Gesù è diverso, ma continua ad avere lo stesso corpo di prima. Per dirlo con una parola evangelica il corpo di Gesù è ormai trasfigurato per sempre. Ricordate sul monte tra Mosè ed Elia? Quando Pietro Giacomo e Giovanni assistono increduli a quello spettacolo? E Pietro come un pesce lesso dice “Che bello qui facciamo tre tende?” Ecco allora non era il momento, era una sorta di trailer pubblicitario della vita futura. Ora è la pienezza di quell’evento! E neppure loro tre che hanno avuto quel privilegio lo comprendono!
Da parte mia è molto consolante tutto questo.  Se hanno fatto fatica loro a comprendere permettete che possa essere faticoso anche per me.
Ma c’è una seconda questione che stuzzica i miei pensieri questa settimana.
Tutti gli uomini cercano la pace. E la cercano in tutti modi possibili e immaginabili, a volte anche assurdi e impensabili. Gesù Risorto porta sempre il dono della pace: “Pace a voi!”
Non mi pare così difficile da capire, anche se a metterlo in pratica faccio onestamente molta fatica anche io. Se Gesù porta la Pace, il luogo più sicuro dove poterla trovare è stare vicino a Lui. E perché noi uomini siamo così duri di cuore nel comprendere cose così facili?
Certamente per accogliere la Sua pace è necessario scendere dal piedistallo della onnipotenza e accettare che noi saremo noi per primi a inventarla, dobbiamo soltanto accoglierla e iniziare a praticarla. Il secondo passaggio è appunto questo: la pace non è solo assenza di guerra ma è una forma di vita che va ben oltre i conflitti armati.
Il terzo pensiero è che il Risorto non vuole stravolgere la nostra vita, vuole che nella nostra vita noi vivamo la certezza della Risurrezione. Gesù non chiede ai discepoli di fare chissà che meraviglie nel mondo. Gesù chiede ai suoi anzitutto di mangiare con loro come sempre. Gesù vuole che la sua Pasqua noi la testimoniamo con la vita fraterna, non con grandi paroloni e con grandi eventi!
Signore Gesù oggi ti chiedo proprio queste tre cose:
-       aiutami a faticare nel credere, a non dare per scontato nulla ma soprattutto a non arenarmi difronte alle difficoltà.
-       Fammi accogliere il grande dono che mi stai mettendo davanti su un piatto dorato: la tua Pace. Fa che diventi il mio stile di vita nell’incontro con i fratelli.
-       Sostieni la mia quotidianità, perché ogni mia piccola azione sia testimonianza di Te. Fa che le mie parole divengano sempre più essenziali e soprattutto siano sempre confermate dall’esempio di vita.
Amen.

Commenti

Post popolari in questo blog

Un CUORE che arde d'Amore!

Tu vali molto di più!

La pazzia ... primo passo verso la Fede