Trasfigurati in Cristo

21 febbraio 2016
II domenica di quaresima
Gen 15,5-12.17-18 ; Sal 26(27) ; Fil 3,17-4,1 ; Lc 9,28b-36
In questa 2 domenica di quaresima, Pasqua della settimana, la Parola ci invita all’ascolto della Verità. Una Verità che ha un nome ben preciso: Gesù Cristo.
Durante la trasfigurazione sul monte, dalla nube i discepoli sentirono la voce di Dio padre dire: “ascoltatelo!
È più di un invito, suona quasi come una minaccia, se non conoscessimo la bontà misericordiosa di colui che parla dovremmo averne paura! Dio parla a noi oggi, ci invita ad ascoltare e quindi a mettere in pratica tutti gli insegnamenti di Gesù. L’uomo può dire tutto e il contrario di tutto ma le uniche parole che ci sono date per crescere, e crescere in abbondanza, sono quelle di Gesù Cristo. Non possiamo dire di essere cristiani e poi andare contro ciò che il Vangelo ci insegna.
Quale è dunque l’atteggiamento che il credente deve osservare?
È bellissima la prima lettura: Dio che si manifesta ad Abramo. “Guarda il cielo è conta le stelle, se riesci a contarle”. Dio si manifesta ad Abramo e per prima cosa, come primo insegnamento gli chiede di guardare verso l’alto. Tu uomo, Dio lo puoi guardare solo in questo modo, finché ti illudi di poterlo guardare dall’alto verso il basso non capirai proprio niente di lui. Umiltà amici cari. È la regola fondamentale per poter entrare in relazione con Dio. “Conta le stelle, se riesci a contarle”. Puoi tentare di studiare e così possedere le leggi della creazione, ma sei certo di poterle possedere veramente tutte? O forse puoi conoscere soltanto quelle che i tuoi occhi vedono? C’è qualcuno che ha uno sguardo più grande di te, c’è qualcuno che ha una conoscenza maggiore della tua, come puoi presentarti a lui a testa alta guardandolo dall’alto verso il basso?
Interessante che per guardare il crocefisso noi dobbiamo guardare dal basso verso l’alto. Lui, il condannato a morte è più in alto di me che, miserabile nella mia esistenza umana, sono costretto a guardarlo alzando la testa. Ma anche i discepoli sul monte sono costretti ad alzare la testa per vedere il volto trasfigurato di Gesù.
Ma perché dovremmo alzare lo sguardo? Perché dovremmo umiliarci riconoscendoci bisognosi di consigli e di sostegni? Perché dovremmo riconoscere la nostra non autosufficienza?
È Paolo nella lettera ai Filippesi che ci risponde: “La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a se tutte le cose”.
Stando a lui sottomessi scopriamo che ogni cosa è sottomessa a lui e noi, tra tutto ciò che ha creato, ci scopriamo essere suoi figli prediletti. Ciò che ci aspetterà un giorno è la realizzazione di quel desiderio di cui Pietro si è fatto portavoce per gli uomini di tutto il mondo è di ogni epoca: “Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè è una per Elia”. Un giorno anche noi potremmo vivere da trasfigurati nel Regno del Padre. Questo però diverrà possibile se coltiviamo il desiderio di abitare insieme alla Legge e ai Profeti, sintetizzati dalla persona del Verbo incarnato: Gesù Cristo.
Signore Gesù, la tua presenza nella nostra quotidianità è troppo debole, ci lasciamo trascinare dalle tante parole in cui il mondo è sommerso e trascuriamo, o mettiamo in secondo piano, la tua Parola vivente e vivificante. Ci lasciamo guidare dalla smania del potere e ci atteggiamo a padroni del nostro piccolo o grande universo, siamo convinti che tutto ruoti attorno a noi e che gli altri debbano imparare da noi ogni cosa. Quanto siamo poveri! Poveri di te, della tua Verità, della tua Parola!
Spirito Santo soffia su di noi, allontana da noi ogni desiderio di autosufficienza. Aiutaci ad accogliere il Vangelo di Gesù nel nostro cuore e di farlo nostro progetto di vita.
Padre misericordioso, oggi ci chiedi con voce forte di ascoltare il tuo figlio eletto, fa che un giorno possiamo condividere la stessa corona di gloria che la trasfigurazione ci ha mostrato. Fa che un giorno ognuno di noi, reso santo dalla tua parola di vita, possa godere dello splendore eterno del tuo volto di luce.

Amen.

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