Dio-con-noi par farci come Lui


12 gennaio 2020
Battesimo del Signore
Is 42,1-4.6-7 ; Sal 28(29) ; At 10,34-38 ; Mt 3,13-17


In questa ultima domenica del tempo di Natale contempliamo il battesimo di Gesù.
Ma cosa fai Gesù! Perché ti metti in fila con tutti i peccatori … che peccati hai da farti perdonare, tu sei il Giusto, tu sei il Messia!
La reazione del Battista potrebbe benissimo essere la nostra! Eppure, se ci pensiamo bene, possiamo comprendere ciò che Gesù sta facendo. Dio nasce uomo per mischiarsi agli uomini, per attirare su di sé l’odore dell’umanità, soprattutto quella più bisognosa della sua giustizia.
Conviene che adempiamo ogni giustizia” risponde Gesù al Battista. La Giustizia di Dio è la Salvezza degli uomini. Dunque, per portare nel mondo la sua Giustizia, Dio deve caricarsi di tutte le malvagità dell’umanità e … dove andare se non nel luogo in cui l’uomo desidera essere lavato dalle sue colpe?
Nell’acqua del Giordano, Giovanni compiva un battesimo per la remissione dei peccati, nelle acque del Giordano l’uomo entra ricoperto dalla sozzura che il suo animo compie e ne esce ripulito lasciando tutto lo sporco nelle acque; Gesù, il giusto, il puro, entra in quelle stesse acque ma lindo, bianco come la neve e ne esce con in dosso tutta quella sporcizia che le acque hanno lavato dagli uomini. È proprio come lavare panni puliti in acque sporche!
Nel Vangelo di oggi c’è un piccolo passaggio che rischia di non essere colto: “Allora egli [il Battista] lo lasciò fare”. S. Agostino dirà: Colui che ti ha fatto senza di te, non può salvarti senza di te.
Il Battista, anche se non comprende, lascia che Gesù agisca secondo ciò che lo Spirito gli suggerisce. È l’unico modo affinché Dio possa salvarci. Prova a chiederti: quanto lasci che Dio agisca nella tua vita? Quanto invece tenti il tutto e per tutto pur di convincerlo che l’unica strada è quella che tu hai in testa?
Avrebbe Gesù potuto salvare gli uomini stando seduto nella sala del trono di un grande palazzo? O restando rinchiuso nel sancta sanctorum del Tempio di Gerusalemme? No. Se lo avesse fatto non avrebbe rispettato la libertà dell’uomo.
Avrebbe Gesù potuto cominciare il suo ministero salvifico nel cuore della città santa o in riva al lago di Tiberiade? Si, a patto che ci fosse qualcuno desideroso di lavarsi via i peccati, come nel deserto in riva al Giordano! Proviamo a chiederci: quanto desidero cambiare la mia vita? Quanto mi fa comodo quella tanta o poca sporcizia che mi porto appresso? Dio può salvarmi ma non senza il mio desiderio di essere salvato!
Quando nella notte di Pasqua i primi cristiani adulti venivano accolti nella comunità cristiana con il battesimo, esprimevano il desiderio di iniziare una nuova vita, sempre più conforme agli insegnamenti del vangelo, proprio con un bagno completo nella vasca battesimale nella quale si scendeva con tre scalini, segno dei tre giorni in cui Gesù rimase nel sepolcro, e, riemergendo dall’acqua si veniva accolti da una nuova veste candida che erano invitati a portare per i sette giorni successivi fino alla domenica in Albis.
Il battesimo ci ricrea e dona ai battezzati la possibilità di divenire nuove creature perché battezzate in Cristo (non da Cristo come, sbagliando, immaginava il Battista!); purtroppo noi compiamo questo gesto quando ancora non abbiamo la possibilità di comprendere tutto ciò ma, oggi, noi che siamo qui, possiamo meditarci e … ritornando a casa possiamo decidere se accogliere l’invito alla conversione che Dio in questo giorno ci propone.
Dio vuole salvarci: siamo disposti ad offrirgli il nostro migliore assist?
Signore Gesù, che non hai avuto timore né pudore nel mischiarti con tutte le nostre impurità, apri i miei occhi e aiutami a riconoscere dove e come posso divenire sempre più simile a Te.
Amen.

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