La Parola: Speranza per l'umanità


26 gennaio 2020
III domenica del Tempo Ordinario
Domenica della Parola di Dio
Is 8,23b-9,3 ; Sal 26(27) ; 1Cor 1,10-13.17 ; Mt 4,12-23


In questa 3 domenica del Tempo ordinario, Pasqua della settimana, stiamo vivendo dei giorni di speciale preghiera per l’unita dei cristiani e non è certo un caso se papa Francesco ha voluto proprio in questa domenica collocare la prima Domenica della Parola di Dio.
Dopo il Concilio Vaticano II è stato fatto molto per portare la Parola in tutte le case e per dare a tutti la possibilità di leggerlo. Certamente in tutte le case possiamo trovare almeno una traduzione della Parola di Dio (la Bibbia resta ancora il libro più venduto nel mondo!) mentre per quanto riguarda la lettura … penso che di strada ne dobbiamo fare ancora molta. Certamente non possiamo leggere la Scrittura come un romanzo e neppure come un libro storico, mi verrebbe da dire che ogni pagina avrebbe bisogno di un filtro speciale di lettura per riuscirne a comprendere il significato. Ma resta pur vero che il primissimo passo per arrivare un giorno a comprenderla è quello di aprirla e far girare le pagine, magari leggendo qua e là alcune righe …
È molto bello il testo del Vangelo che abbiamo proclamato oggi. Gesù inizia il suo ministero andando ad abitare in un luogo “ai confini del mondo”, nel senso che avrebbe potuto andare ad abitare in una della grandi città ebraiche dove i suoi uditori avrebbero potuto ascoltarlo partendo dalle basi solide della cultura e della fede dei Padri; Gesù invece sceglie una terra di confine, la Galilea delle genti, luogo di passaggio dove le culture si mescolano e il commercio prende il sopravvento … beh sembra di descrivere la nostra terra … ogni terra di questo mondo globalizzato e commercializzato dove culture e tradizioni si mescolano facilmente creando confusione e superficialità.
Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitano in regione e ombra di morte una luce è sorta”. Sembra di risentire i canti del Natale appena passato …
Gesù è la luce che viene nel mondo per rischiarare noi uomini che brancoliamo nel buio. Gesù è il Verbo del Padre è la Parola eterna che si fa amica e famigliare di ogni uomo per aiutarlo a intravedere la via della vita.
Gesù non è più in mezzo a noi in carne ed ossa ma noi abbiamo la possibilità di ascoltare ogni volta che vogliamo la sua Parola di vita.
Alla fine della messa vi verrà consegnata una pagina di Bibbia. È un gesto importante, vuol dire che per ascoltare tutto il messaggio che le Scritture mettono nelle nostre mani dobbiamo riunirci tutti insieme, vuol dire che ognuno di noi deve fare il suo piccolo sforzo per portare nel mondo vivendo quella parola che Dio gli affida. Già perché, come ci insegna Palo nella seconda lettura proclamata: “Cristo … mi ha mandato ad annunciare il Vangelo, non con sapienza di parola …”; ma allora come devo annunciare il vangelo? La risposta è più semplice di quello che possiamo pensare: con la vita.
Se la Parola di Dio non si incarna in ognuno di noi resta parola morta se invece diviene vita nelle nostre azioni quotidiane allora resta parola di viva che agisce per mezzo di coloro che la ascoltano e la meditano illuminando ogni angolo della storia dell’umanità.
Amen.

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