Luce per illuminare il mondo ...


5 gennaio 2020
II domenica dopo Natale
Sir 24,1-4.12-16 ; Sal 147 ; Ef 1,3-6.15-18 ; Gv 1,1-18

Questa seconda domenica dopo Natale, Pasqua della settimana ci ripropone il testo evangelico che da inizio al Vangelo di Giovanni. Un testo che contemplato è più simile alla narrazione della creazione della storia che non all’inizio di un vangelo. La protagonista indiscussa del brano è la Luce. Quella stessa Luce che Genesi 1 (tutti quanti conosciamo il testo) identifica come la prima opera della creazione. Giovanni vuole spingerci a leggere il suo vangelo come il racconto di una creazione nuova, illuminata da una luce particolare, una luce che inizialmente assume il nome di Verbo per poi divenire Vita, Luce ed infine assumere un nome ben preciso: Gesù Cristo.
Un brano che narra la storia di ogni uomo! Questa Luce entra nella mia storia come nella storia di ognuno di noi per tentare di rischiarare le tenebre che oscurano il cammino dell’umanità. Ora è indispensabile cercare di capire se posso distinguere questa Luce dalle tante luci che il mondo mi offre.
Nei nostri presepi stiamo aspettando l’arrivo dei Magi; non penso sia stato facile neppure per loro distinguere la stella del Messia dalle tante stelle che brillano in cielo … ma domani avremo la possibilità di riflettere meglio sulla figura di questi uomini.
Quante stelle brillano nelle nostre esistenze: ci sono le stelle del circo, le stelle del cinema, le stelle della canzone, le stelle dello spettacolo … e quante altre luci accecano la nostra vista.
Quando avete la fortuna di essere in alta montagna in una notte serena, alzate gli occhi al cielo. Inizialmente non vedrete molto ma … quando i vostri occhi si saranno abituati alla tenue luce dell’infinito … uno spettacolo senza pari vi apparirà difronte.
Che cosa è la sapienza dell’uomo in confronto alla apienza del creatore? Cosa mai possono vedere i nostri occhi se non ci fosse la luce creatrice che ci aiuta a guardare oltre le ombre che costruiamo con la nostra esistenza!
Dio non viene nel mondo a cambiare la storia perché toglierebbe all’uomo il dono più bello che poteva mai pensare: la libertà. Dio viene nella storia per aiutarci a guardarla con occhi diversi, con occhi illuminati dalla sua sapienza, con occhi illuminati dalla sua luce creatrice. È solo con questi occhi che l’uomo può prendere decisioni illuminate per prendersi cura della casa terrena che il creatore ha messo nelle nostre mani. Così potremo davvero contribuire all’opera creatrice di Dio nella custodia del creato e, nel creato, porre un’attenzione particolare a quelle creature speciali che sono i nostri fratelli e le nostre sorelle.
Soltanto allora, in comunione con Lui, potremmo benedire Dio (dire bene di Dio) e con lui tutta la creazione.
Signore, Sapienza divina, che all’inizio dei tempi desti inizio all’opera più grandiosa che si possa immaginare, sostieni le nostre fatiche e accompagnaci nelle scelte quotidiane affinché non siamo d’intralcio ma collaboratori del tuo Amore.
Signore, Luce eterna, che vieni nel mondo per illuminare le tenebre aiutaci a non lasciarci abbagliare dai tanti riflettori che il mondo ci offre ma neppure dalle tante lucine che attirano la nostra attenzione allontanandoci dalla strada maestra. Fa che i nostri occhi si adeguino alla tua dolce presenza e possano così riconoscere il tuo dolce chiarore su ognuna delle tue opere.
Signore, Verbo fatto carne per la salvezza di ogni uomo, fa che ascoltiamo senza timore i tuoi preziosi insegnamenti per poterti lodare e benedire in eterno.
Amen

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