Vinci l'indifferenza e conquista la pace!

1 gennaio 2016
Maria SS. Madre di Dio
XLIX Giornata Mondiale della Pace

In questo primo giorno dell’anno la tradizione di questi ultimi 49 anni, celebra la giornata mondiale della pace e come ogni anno il santo padre manda un messaggio a tutti.
Ho pensato di prendere spunto da questo per la nostra riflessione.

Dio non è indifferente! A Dio importa dell’umanità, Dio non l’abbandona! All’inizio del nuovo anno, vorrei accompagnare con questo mio profondo convincimento gli auguri di abbondanti benedizioni e di pace, nel segno della speranza, per il futuro di ogni uomo e ogni donna, di ogni famiglia, popolo e nazione del mondo, come pure dei Capi di Stato e di Governo e dei Responsabili delle religioni. Non perdiamo, infatti, la speranza che il 2016 ci veda tutti fermamente e fiduciosamente impegnati, a diversi livelli, a realizzare la giustizia e operare per la pace. Sì, quest’ultima è dono di Dio e opera degli uomini. La pace è dono di Dio, ma affidato a tutti gli uomini e a tutte le donne, che sono chiamati a realizzarlo.

Sono queste le parole con cui papa Francesco inizia il suo messaggio. In questo mondo così ricolmo di sofferenza e disperazione, la parola del papa sembra rispolverare il termine SPERANZA.
Cosa ha portato l’uomo del XX secolo a perdere la speranza? Il santo padre è convinto, e ne sono certo anche io, che causa di tutto questo è l’atteggiamento dell’indifferente, un atteggiamento “piuttosto diffuso e presente in ogni epoca della storia. Tuttavia ai nostri tempi esso ha superato decisamente l’ambito individuale per assumere una dimensione globale e produrre il fenomeno della ‘globalizzazione dell’indifferenza’”.
Prosegue poi il papa: “La prima forma di indifferenza nella società umana è quella verso Dio, dalla quale scaturisce anche l’indifferenza verso il prossimo e verso il creato.
Diversi sono i volti dell’indifferenza:
-       C’è chi è ben informato su tutto ciò che accade ma è una persona tiepida, distaccata: queste persone conoscono vagamente i drammi che affliggono l’umanità ma non si sentono coinvolte, non vivono la compassione. Purtroppo l’aumento delle informazioni a mezzo dei “mass media” non è sempre un bene, infatti può comportare una certa saturazione che anestetizza e relativizza i problemi.
-       L’indifferenza si manifesta anche come mancanza di attenzione verso la realtà circostante: queste persone preferiscono non cercare, non informarsi e vivono il loro benessere e la loro comodità sorde al grido di dolore dell’umanità sofferente.
In qualsiasi caso, l’indifferenza provoca soprattutto chiusura e disimpegno, e così finisce per contribuire all’assenza di pace con Dio, con il prossimo e con il creato.
L’indifferenza verso il prossimo è figlia dell’indifferenza verso Dio, il santo padre lo dice espressamente. L’ateismo sempre più diffuso, dato dal bisogno dell’uomo moderno di dover sperimentare ogni cosa, dato dalla comodità, dal benessere, dal pensare di bastare a se stessi, porta l’uomo a non cercare legami con gli altri fino al punto di vedere in ogni altro, che sia uno della tua famiglia, un semplice conoscente od un perfetto sconosciuto, un pericolo alla propria libertà.
I misteri del creato, custoditi in seno al creatore, non potranno mai essere compresi dagli uomini. L’atteggiamento prezioso che Maria oggi, in questa sua festa con cui iniziamo l’anno nuovo, è quello della meditazione: “Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”.
Che questo nuovo anno sia per ognuno di voi tempo di meditazione, per scoprire sempre più l’amore che Dio riserva per ciascuna creatura e poter così aver un occhio più attento ai bisogni dell’altro e di questo creato. Buon anno.

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