Uno spazio vuoto ... per dare spessore alla vita!


Santo Natale 2018
Quest’anno voglio focalizzare la mia riflessione sulla grotta che accolse il Figlio di Dio su questa Terra.
La Grotta è uno spazio vuoto ma accogliente. Maria e Giuseppe hanno sperimentato il rifiuto in tanti altri spazi abitati dagli uomini, ma nessuno è stato così accogliente come quella grotta, probabilmente adibita al rifugio per animali e pastori, vista la presenza di una mangiatoia.
Ognuno di noi “viene alla luce” uscendo da una “grotta” un po’ speciale che è il grembo materno nel quale siamo cresciuti circa per nove mesi. Ma questa nascita non basta! Gesù “viene alla luce” sulla terra ma poi dovrà uscire dalla grotta che lo ha ospitato per entrare nel mondo. Anche noi dobbiamo fare l’esperienza di ri-nascere per entrare nel mondo coscienti del nostro essere più profondo. “Veniamo alla luce” e ci scopriamo “figli dell’uomo” ma poi dobbiamo ri-nascere per scoprirci “figli di Dio”. Questo passaggio non è proprio semplice!
È necessario infatti fare tutto uno sforzo di liberazione della coscienza dai condizionamenti della personalità per scoprirsi per ciò che si è veramente. Il mondo in cui viviamo ci condiziona a tal punto che spesso ci troviamo a fare scelte senza neppure pensare se corrispondano o meno alle nostre esigenze: lo fanno tutti … l’ho visto alla televisione … ne parlano bene … è una cosa che serve certamente … MA ne sei proprio sicuro? Portiamo abiti alla moda, usiamo cellulari di ultima generazione, usiamo il linguaggio dei film, assumiamo abitudini che non comprendiamo … MA chi sono io davvero? Sono uno tra i tanti o ho una mia personalità vera, profonda, preziosa!
Celebrare il Natale di Gesù significa anche riconoscere la mia necessità di scavare nelle profondità più oscure di me stesso per scoprire il tesoro che ho tenuto nascosto a me stesso e a tanti altri per troppo tempo!
Come è possibile fare questo cammino?

La Grotta è una parte di terra vergine, non manipolata dalle mani dell’uomo. Fare questo lavoro di liberazione da tutti i condizionamenti del mondo significa avere il coraggio di fare marcia indietro, di tornare allo stato originario di noi stessi, di tornare all’età in cui la società non mi aveva ancora condizionato. “Se non ritornerete come bambini …” (Mt 18,2)
Perché è necessario tutto questo?
Per ritrovare senso alla nostra vita, per dare spessore alla nostra personalità.
Sempre più incontro uomini e donne, di tutte le età, che col tempo si sono appiattiti, non sanno più né di me né di te, ma la cosa più triste è che pensano di essere sul pezzo perché seguono la moda, perché hanno attorno tante persone che vivono come loro e quindi si sentono realizzati nell’essere … come tutti gli altri. Se non che, quando si ritrovano soli, nelle loro case, nelle loro stanze … non sanno che senso dare alla propria esistenza; se non che, quando per sbaglio o per caso esce una parola o un gesto che non è riconosciuto dalla massa … si resta soli e senza amici (ma si trattava proprio di amici?).
Quando un uomo o una donna, un ragazzo od una ragazza, un giovane o una giovane non mettono spessore nella propria esistenza, la vita perde senso e, nonostante l’illusione delle “lucine della ribalta”, si scopre di essere soli e di non interessare a nessuno.
La Grotta è dunque uno spazio vuoto nel ventre della montagna, uno spazio che lascia posto all’accoglienza di colui che chiede di riempirlo per ridonare un senso ed una speranza ad uno spazio che apparentemente sembrava inutile. Proviamo in questo Natale a svuotarci un po’ da noi stessi, dalle tante cose inutili che il mondo ci vende come indispensabili, creiamo uno spazio il più possibile non alterato dalla mano dell’uomo affinché il Creatore possa trovarvi dimora, affinché lo Spirito santo possa abitarlo e il Padre possa davvero riplasmarci e aiutarci a trovare spessore e a ridare il giusto valore alla nostra preziosissima vita.
Buon Natale



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